Il valore di questi video-progetti risiede nell’esercizio di decodificazione e sistematizzazione se non di una metodologia, quantomeno di una prassi: una pratica di ricerca architettonica e di paesaggio che riconosce e rivela l’importanza e utilità della descrizione in video per il progetto attraverso la sua applicazione alle diverse scale.
È interessante inoltre il tentativo di tenere insieme due registri: da un lato quello analitico della ricerca condotta dall’architetto su due casi studio, allo stesso modo in cui farebbero un disegno, una pianta, una sezione; dall’altro quella del video-maker e della sua poetica.
Dopodiché da puristi del video si può discutere di questo o quel fotogramma, sull’opportunità di utilizzare una musica in un video che di fatto è di osservazione su campo (riprese) e di progetto (montaggio), musica che in certo senso altera la percezione dei paesaggi e dello spazio fisico. Ma questi sono dettagli da discutere quando ci sarà sufficiente massa critica di esperimenti simili.
D’altro canto è qui opportuno sottolineare come qualsiasi rappresentazione sia sempre mediata; non esiste descrizione che non sia selettiva.
In questo caso specifico è evidente che si tratta di un discorso filmico molto strutturato e con un pubblico ben preciso, quello di chi ne comprende la sintassi, che definirei la « scrittura filmica » dell’architetto. Ai due livelli d’interpretazione di Rohmer citati nel testo da Marco Tanca – il territorio e le sue percezioni (paesaggi) e lo spazio filmico che propone una sequenza e ne restituisce un racconto « altro » – si aggiunge il livello delle categorie interpretative proprie della cultura architettonica. I video sono concepiti e realizzati da architetti a supporto di ricerche architettonico-urbanistiche e dunque con un fine eminentemente tecnico.
Rimane una piccola speranza che la componente documentale permetta loro di catturare l’immaginario anche dei saperi non esperti e di avere uno scambio possibile con le altre comunità di abitanti e professionisti.
Claudia Faraone
Università IUAV di Venezia
Dipartimento Culture del Progetto
Maître d'ouvrage :
Date :
Auteur(s) :
Marco TANCA (Tesi di laurea di)
Composition du jury :
Cotutelle entre :
Université de Cagliari Sardaigne.
&
École doctorale : Temps, Espaces, sociétés, cultures (TESC), UT2J
Unité de recherche : Laboratoire de Recherche en Architecture (LRA), ENSA T
Directeurs de thèse :
Enrico A. Corti, professeur UNICA, Cagliari
Gian Battista Cocco, professeur DICAAR, Université de Cagliari Sardaigne. codirection
&
Rémi Papillault, professeur HDR en architecture, docteur en histoire, EHESS, Paris.